Il cinema horror coreano ha acquisito popolarità e credibilità sempre crescenti, e ci è riuscito soprattutto grazie alla sua capacità di unire uno stile narrativo introspettivo e spirituale, da sempre una delle caratteristiche principali dei film concepiti in Estremo Oriente, alla spettacolarità dei colossal hollywoodiani.
In occasione della festività di Halloween abbiamo pensato di rispolverare 4 pellicole di indubbio valore ma che spesso sono bistrattate dalla critica ufficiale e non. Vi avvisiamo che quelli che vi proponiamo qui sotto sono quasi tutti film difficili, poco adatti ad una visione da “birra e popcorn”, ma vi assicuriamo che sapranno spaventarvi, intrattenervi, emozionarvi e, perché no, farvi riflettere.
Hansel e Gretel – Yim Pil-sung
Eun-soo ha un incidente stradale e si perde in una strada di campagna, viene soccorso da una misteriosa ragazza che lo conduce nella sua favolesca abitazione nella vicina foresta. Eun-soo si ritrova ben presto intrappolato inieme alla ragazzina e ad i suoi parenti, gente che sembra non accorgersi nemmeno del tempo che passa. L’uomo trova un libro di favole che sembra suggerirgli una via di fuga, ma presto si accorgerà che il protagonista di quel libro è proprio lui e che fuggire è impossibile.
Il genere “fiaba horror” è stato sdoganato in Occidente dall’ eccentrico Tim Burton, ma in questo sottovalutato gioiello Yim Pil-sung riesce a dargli una luce completamente nuova. La fotografia cartoonesca e la messa in scena sfarzosa e gioviale non salveranno il nostro protagonista da una lenta quanto inesorabile discesa agli inferi. Nonostante il racconto sia ambientato in una foresta le scene in esterno sono corte e sporadiche, quasi a suggerirci che il ‘male’ intrinseco nella natura umana non è da ricercarsi in cause esterne ma è presente in ognuno di noi.
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Acacia – Park ki-hyung
Do-il e sua moglie Mi-sook vogliono desperatamente un bambino, ma ma non sono riusciti a concepirne uno. Decidono dunque di adottare un ragazzino di 6 anni, Jin-seong , e crescerlo come un figlio. Il piccolo orfano è stranamente silenzioso, disegna immagini inquietanti e trascorre la maggior parte del tempo a fissare la pianta di Acacia nel giardino di fronte a casa. Quando inaspettatamente Mi-sook rimane incinta la famiglia inizia ad essere tormentata da strane presenze soprannaturali.
Un altro horror psicologico, un altro piccolo capolavoro che meritava miglior fortuna. Sono tantissimi i temi sociali affrontati in questa pellicola, e su questi non ci dilunghiamo onde evitare spoiler. Sappiate solo che ‘Acacia’ è un film lento, malato e triste che vi sconvolgerà costringendovi a fare i conti con i vostri fantasmi, e vi farà piangere come bambini.
The Priests – Jae-Hyun .
Una giovane ragazza appartenente alla parrocchia di Padre Kim entra in coma dopo essere stata investita. Padre Kim scoprirà che questa è posseduta da uno spirito maligno, ed insieme al giovane e ribelle seminarista Choi, che dapprima si dimostrerà dubbioso, tenterà di esorcizzare il demone e confinarlo nel corpo di un maialino.
Della nostra selezione ‘The Priest’ è sicuramente quello più “leggero” e commerciale, tanto che potremmo catalogarlo quasi come un film d’azione. Curiose le scene che coinvolgono preti italiani (che nel film originale si esprimono nella nostra lingua), ma i punti di forza di questa pellicola sono uno dei migliori esorcismi visti sul grande schermo ed una irresistibile, splendida Park So Dam.
The Wailing, la presenza del diavolo – Nah Hong-jin
Un uomo di nazionalità giapponese si è recentemente trasferito in un piccolo villaggio di montagna della Corea Del SUd e vive in una casa abbandonata da anni. Dal suo arrivo uno strano morbo ha cominciato a diffondersi tra tutti gli abitanti del paese, causando una psicosi che prelude ad una serie di violenze ed omicidi che getterà tutti nello sconforto.
Dopo The Priests un altro horror religioso. Come nel bellissimo The Chaser, il giovane Nah Hong-jin ci mette di fronte ad un film teso e fortemente nichilista, ma stavolta lo impregna di spiritualità e cattolicesimo dall’ inizio alla fine.
Presentato a Cannes nel 2016, The Wailing (Goksung)ha ricevuto numerosissimi complimenti ed encomi, ma non sono mancate critiche che giudicano il film prolisso e pretenzioso. Ma al di là della sua forse eccessiva lunghezza The Wailing è un film da non perdere, destinato a diventare un “cult” nei prossimi anni.
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